Sono Pietro ho 29 anni.
Vivo da solo da 3 anni, da quando ho preso consapevolezza della mia omosessualità.
La mia esperienza non è diversa da quella di tanti ragazzi e ragazze che durante l’adolescenza e a volte anche prima, si scoprono con interessi diversi da quelli degli amici.
La mia adolescenza è stata bella ma non spensierata. Avevo amici e amiche, gli stessi di ora, una famiglia che mi vuole bene ma con cui non sono mai riuscito ad esprimere quello che mi frullava per la testa.
Ero spensierato con le mie amiche, un po’ meno con i miei amici, ma comunque li frequentavo volentieri, facevo sport insieme a loro e mi divertivo, alle Medie bisogna divertirsi…
Arrivato alle superiori gli interessi degli amici e delle amiche erano già cambiati ed io faticavo ad inquadrarmi. Mi dicevo che forse mi ci voleva solo un po’ più di tempo quindi fino ai 15 anni ci ho pensato poco anche se il senso di inquietudine mi ribolliva dentro.
Ho avuto attacchi di dolori addominali molto forti e ripetuti, ho fatto tanti esami poi mi dissero che potevano essere spasmi nervosi dovuti all’età, l’adolescenza è un periodo travagliato per tutti e qualcuno somatizza le proprie preoccupazioni.
Era proprio così per me. L’ho capito a 16 anni in un giorno di fine estate, ero con la mia compagnia in bici al campo di basket, pronti per una partita improvvisata con ragazzi che conoscevo poco… Appena iniziato mi sono scontrato con uno di questi ragazzi lui mi ha dato la mano per rialzarmi e Boooom!. Ho sentito una morsa nello stomaco, l’intestino si è srotolato, una sensazione bellissima e dolorosa. Mi sono dovuto sedere un attimo con una scusa. In quell’attimo preciso ho capito che quel ragazzo mi aveva dato una emozione sconosciuta, intensa e meravigliosa.
Ci ho pensato tutta la notte a quella sensazione, il ragazzo non so neanche come si chiami, mi si è fermato il mondo, mi è salita anche la paura, paura di aver provato una emozione sbagliata o una emozione giusta per la persona sbagliata.
Per diversi mesi ho cercato di studiare le mie emozioni in ogni attimo della giornata per capire se fosse stato un caso isolato, se la stessa cosa la provavo anche per una qualche ragazza. Ma nulla.
Ecco come ho capito di essere attratto dai ragazzi.
Accettare questa cosa non è facile, trovare il modo e le parole giuste per dirlo ai propri genitori, per quanto aperti ed accoglienti è complicato, hai paura che qualcosa cambi anche nei rapporti con gli amici, ero veramente impaurito e preoccupato per la reazione di mio padre.
Sostegno Psicologico
Il sostegno psicologico mi ha aiutato in questo, a non soffocare i miei sentimenti, a vivere la vita e le emozioni come fanno tutti, con libertà. L’accompagnamento e l’iniezione di fiducia mi sono serviti per parlare con i miei genitori, per non nascondermi più e soffocare quella leggera vergogna che ingiustamente mi portavo addosso. Qualcosa è cambiato da quando ho iniziato il percorso psicologico, io sono più sicuro di me, più leggero, sto meglio con me stesso e di conseguenza anche gli altri stanno meglio con me, sono meno concentrato ad ascoltare ogni mia vibrazione, meno focalizzato sui miei pensieri e posso essere pienamente amico, figlio e compagno.