Il Cibo è Amore, il Cibo è Odio, il Cibo è Ansia.
Anna 22 anni…
“Mi ritrovo a pensare al Cibo nei momenti più improbabili della giornata, mentre sono al lavoro davanti al caffè già mi angoscia pensare come affrontare la pausa pranzo.
Vorrei essere da sola, lontana dagli sguardi dei colleghi, mi guardano i fianchi e parlano tra loro. Io sono dimagrita tanto negli ultimi mesi ma tanto c’è ancora da fare. Le ragazze sfilano in ufficio con fisici pazzeschi e io mi dico che andare in palestra ogni giorno non basta.
Sto calcolando le calorie, programmo minuziosamente ogni cosa la sera prima per non ritrovarmi impreparata, per ora mi sono messa a 900 calorie ma posso fare di meglio!
Ho provato ad auto-provocarmi il vomito, ho provato con i lassativi ma niente, meglio non mangiare proprio..”
Chiara 28 anni
“Prima mi capitava un paio di volte al mese, ora almeno due volte a settimana, ho momenti in cui mangio in modo incontrollato qualsiasi cosa mi capiti a tiro, mi nascondo da mio marito perché mi vergogno e mi sento in colpa, dopo mi sento strapiena ma non riesco proprio a non farlo. Qualche volta mi sono procurata il vomito per punirmi e compensare l’abuso di cibo ora non più, sto ingrassando inesorabilmente, mi isolo e mi sento sulla strada del non ritorno… ”
Cosa sono i Disturbi del Comportamento Alimentare
Sembrano due storie molto diverse ma sono accomunate da un rapporto disfunzionale con il Cibo.
I Distrurbi del Comportamento Alimentare come l’Anoressia Nervosa, La Bulimia Nervosa o il Disturbo da Alimentazione incontrollata possono avere fattori predisponenti e scatenanti molto simili.
Si pensa che ci sia una predisposizione dovuta a fattori genetici, psicologici (scarsa autostima, ricerca della perfezione) e ambientali e che il Disturbo esca dalla latenza a seguito di un evento scatenante come un lutto, un trauma, un cambiamento di vita importante.
Inizialmente, nel caso dell’anoressia, la perdita di peso può anche essere un fattore di mantenimento del Disturbo, “sto dimagrendo, tutti me lo dicono quindi sto facendo bene!”, successivamente, quando il sintomo fisico diventa più evidente può essere motivo di isolamento e depressione: “sono stanca che tutti mi chiedano perché sono così magra e perché non mangio, questo mi irrita, meglio evitare certe situazioni..”
Ciò che distingue invece la Bulimia Nervosa dal Disturbo di alimentazione incontrollata è sostanzialmente la messa in atto o meno di sistemi compensativi… “ho mangiato troppo, mi sono abbuffata, adesso vomito o prendo lassativi, non posso permettermi di ingrassare…”
A seconda della gravità della situazione e dal consolidamento del Comportamento disfunzionale, l’approccio terapeutico cambia e può prevedere il lavoro sinergico tra Psicologo, Dietista e trattamento farmacologico.
In queste patologie l’attenzione di familiari e amici è fondamentale poiché generalmente, chi ne è affetto non ha una visione obiettiva della realtà e non si rende conto della propria effettiva fisicità né della dannosità dei suoi comportamenti.
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